Teatro del Giglio

Il principale teatro della città è uno straordinario e raro esempio di teatro pubblico funzionante in un medesimo edificio in modo pressoché continuativo da oltre tre secoli: costruito a spese e per volere della Repubblica, fu inaugurato nel 1675 e funzionò come Teatro Pubblico regolarmente - nonostante un incendio e qualche acciacco - fino all'inizio dell'Ottocento (aveva assunto il nome di Teatro Nazionale da poco tempo), quando si resero necessari consistenti lavori di restauro (secondo il progetto di Giovanni Lazzarini), che non stravolsero però l'impianto originale. Dall'agosto 1819 il teatro, col nome di Teatro del Giglio conobbe la sua stagione più gloriosa, protrattasi per almeno una trentina d'anni, e offrì ai lucchesi spettacoli di livello davvero notevole.
Quando Giacomo Puccini risiedeva in città, le stagioni erano meno brillanti, ma questo non significa che il Teatro del Giglio, insieme al Teatro Pantera e al Teatro Goldoni (l'antico Teatro Castiglioncelli) non potessero offrire ai giovani musicisti - sempre che potessero pagarsi il biglietto - l'opportunità di conoscere una varietà di opere diverse.
A titolo esemplificativo, si elencano alcuni titoli di opere rappresentate tra il 1858 (anno della nascita) e il 1880 (anno della partenza per Milano), raggruppate per autore e in un ordine presso a poco cronologico, senza indicare le ripetizioni:

Verdi: Il trovatore, La traviata, Macbeth, I due Foscari, Un ballo in maschera, Luisa Miller, Nabucco,
I lombardi alla prima crociata, Ernani, Rigoletto, I vespri siciliani and La forza del destino.
Bellini: I puritani, La sonnambula, Norma.
Rossini; Il barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri, Cenerentola, Matilde di Shabran and Guglielmo Tell.
Donizetti: Gemma di Vergy, Lucrezia Borgia, Lucia di Lammermoor, Don Pasquale, Roberto
Devereux
, Belisario, L’elisir d’amore, Maria di Rohan, Il campanello, Poliuto, Linda di Chamounix
and La favorita.
Mercadante: Il giuramento and La vestale.
Flotow: Marta.
Pacini: Saffo.
Mozart: Don Giovanni.
Gounod: Faust.
Cimarosa: Giannina e Bernardone and Il matrimonio segreto.
Gomes: Il Guarany.


Nella primavera del 1878, quando ancora era studente presso l’Istituto Musicale «G.Pacini», Giacomo Puccini ebbe modo di esibirsi al Teatro del Giglio come pianista accompagnatore di una giovane cantante emergente, dimostrando «rara abilità».

Puccini tornò al Teatro del Giglio alcuni anni dopo per presentare le sue opere – da Edgar a La fanciulla del west – con esiti sempre più che brillanti, anzi per lo più trionfali. Puccini ‘assisteva’ alla rappresentazione, ovvero seguiva le prove per assicurarsi che il livello fosse il più alto possibile, e poi era presente alla prima recita, e a qualcuna delle successive, in particolare alle cosiddette ‘serate d’onore’ durante le quali la città gli manifestava affetto, apprezzamento e orgoglio per avergli dato i natali.

Le date dei debutti lucchesi:

Edgar, 5 settembre 1891;
Manon Lescaut, 3 settembre 1893;
La bohème, 5 settembre 1896;
Tosca, 3 settembre 1900;
Madama Butterfly, 8 settembre 1907;
La fanciulla del West, 10 settembre 1911.

Altre rappresentazioni di opere pucciniane si intercalarono ai debutti e proseguirono fino al 1924.

Il Teatro conserva un bassorilievo, opera dello scultore Francesco Petroni, inaugurato nel 1911, in occasione dell’allestimento de La fanciulla del West, che reca una dedica: «Lucca a Giacomo Puccini settembre MCMXI».

Si può aggiungere che nel 1923 il Sindaco di Lucca istituì un Comitato per il rinnovamento del Teatro del Giglio, sotto la presidenza di Giacomo Puccini, che sentiva l’esigenza che Lucca avesse un teatro «adatto alle moderne esigenze», e che poteva contribuire con la sua esperienza dei più importanti teatri del mondo. Il Comitato si riunì più volte e furono avanzate varie proposte, dall’ampliamento all’abbattimento del teatro, fino alla costruzione di un nuovo teatro fuori le mura urbane. Le riunioni continuarono anche dopo la morte di Puccini, ma senza alcun esito.
Si può aggiungere anche che perfino la struttura odierna del Teatro reca in un certo senso l’impronta di Giacomo Puccini: infatti la galleria, che interrompe il quarto ordine di palchi, così come era stato definito nel 1819 sulla scorta della struttura precedente, fu realizzata proprio nel 1958, in occasione delle celebrazioni per il primo centenario della nascita.

Il Teatro del Giglio, riconosciuto nel 1985 «Teatro di tradizione», continua la sua attività con stagioni liriche e di danza, stagioni di prosa, concerti, attività di formazione.