Sylvano Bussotti (1931-2021)

Sylvano Bussotti ci ha lasciato il 19 settembre 2021. Era l'unico compositore dell'avanguardia postbellica che non avesse mai nascosto la sua ammirazione per la musica e il teatro di Giacomo Puccini, al quale ha dedicato anche sue composizioni (come Puccini a Caccia, 1994), e molti dei suoi ricordi (era uno scrittore di primo livello, una delle tante abilità artistiche, insieme alla grafica e alla pittura). Era anche un regista e scenografo molto importante, e in questa veste ha firmato molti allestimenti importanti, pucciniani e non. In particolare si cimentò come regista (e anche scenografo e costumista dello Schicchi) di un un Trittico alla Scala di Milano nel 1983, diretto da Gavazzeni. Intervenne nelle celebrazioni del Centocinquantenario della nascita (2008) promosse dal CSGP, e fu protagonista di un dibattito molto estroso su come Mettere in scena Puccini oggi, in compagnia di un altro grande pucciniano, il direttore d'orchestra Bruno Bartoletti (nella foto sotto stanno discutendo animatamente, e rievocando episodi importanti nell'esecuzione pucciniana, in scena e in buca). Il suo capolavoro fu probabilmente La Passion selon Sade (1965 e oltre), un'opera da camera perfettamente in linea con l'orientamento dell'avanguardia musicale di quel tempo, ma con animo creativo che sapeva guardare con affetto costruttivo alla grande tradizione del genere operistico, come dimostrano le raccomandazioni per l'allestimento che Bussotti scrisse a p. 3 della partitura:

Il mobilio e gli elementi scenici dovranno appartenere al "repertorio" d'opera, per esempio, divano della Traviata, letto di Otello, inginocchiatoio di Don Carlos, strumenti di tortura della Turandot, leggî e sgabelli di Manon; ecc. ecc.

In occasione del cinquantenario della morte di Puccini, Sylvano scrisse una lunga lettera (sette pagine) che spiega le ragioni del suo amore per il nostro compositore: nel n. 7 degli «Studi pucciniani» le pubblicheremo, in sua memoria e di questo rapporto speciale fra due grandi operisti.

 Michele Girardi
21 settembre 2021