Monastero della Visitazione, Vicopelago

Il Monastero dove Iginia Puccini (1856-1922) fu suora agostiniana, col nome di suor Giulia Enrichetta, è stato abbandonato dall’ordine alla fine degli anni ’90 del Novecento. Quando vi erano ancora le suore di clausura, era uno spaccato d’ambiente da osservare e studiare per ricreare l’ambiente di Suor Angelica. Alcuni riferiscono che Giacomo abbia fatto sentire in anteprima, canticchiando e accompagnandosi con l’organo, Suor Angelica alla sorella e alle altre suore, ma non è facile confermare notizie come queste, perché spesso gli episodi la cui memoria si tramanda da un visitatore all’altro si caricano di particolari nuovi.

Di sicuro si sa che il rapporto tra Puccini e la sorella era molto stretto e che Iginia, anche per le esigenze liturgiche del Monastero, era molto progredita nell’esperienza musicale e accettava molto volentieri i doni del fratello, soprattutto i pacchi di musica per organo, pubblicata da Ricordi, che lui provvedeva a farle inviare.

Le suore conservavano un armonium della fabbrica «Tedeschi & Raffael / Milano» donato da Giacomo a Iginia il 5 gennaio 1921 (la tradizione vuole che un altro armonium Puccini lo avesse donato al Monastero di S.Nicolao – sede delle Agostiniane prima di Vicopelago – molti anni prima, a memoria della madre Albina), uno spartito de La fanciulla del West autografato con dedica «Alla mia Monachina Iginia affettuosamente Giacomo Torre del Lago 23 Gen 911», documenti che testimoniavano il coinvolgimento finanziario del compositore in opere pie promosse dalle suore, lettere di Iginia nelle vesti di madre superiora. C’era anche una piccola ma interessante raccolta di musiche manoscritte per voci femminili e organo, o solo organo, di autori lucchesi (tra cui anche Michele e Domenico Puccini), provenienti per lo più dal Convento di S.Nicolao, opere didattiche e una collezione di musiche ‘da salotto’ per pianoforte pubblicate nell’Ottocento, trascrizioni e fantasie da opere liriche, ma anche pezzi da ballo: evidentemente gli interessi musicali nel monastero non erano circoscritti esclusivamente all’ambito liturgico!